2016, la compravendita di case di lusso guida la ripresa del mercato immobiliare

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Dopo sette anni di crisi, il settore immobiliare italiano sembra aver finalmente raggiunto la fase di consolidamento, con un seppur minimo aumento delle compravendite e la flessione dei prezzi sempre meno significativa.

I dati Istat e gli studi di Nomisma concordano: la ripresa non si può certo definire eclatante ma c’è, è già in atto e a trainarla è proprio il segmento più alto del settore immobiliare.

La compravendita degli immobili di lusso, infatti, già nel primo semestre 2015 ha raggiunto un rispettabile aumento del 32% rispetto alle transazioni del 2014, e sta registrando i primi segnali di crescita dei prezzi dopo 4 anni di flessioni (+0,2%).

“Siamo concordi con quanto dichiarato da Istat e Nomisma” dichiarano dal head quarter del portale www.luxforsale.it “così come già evidenziato nei nostri osservatori immobiliari, stiamo notando un interesse crescente da diversi anni a questa parte verso gli immobili di lusso”

Secondo le previsioni più ottimistiche, già dalla prima metà del 2016 potremmo assistere all’arresto definitivo del calo dei prezzi del settore immobiliare e ad un progressivo aumento che vedrà il suo consolidamento nel 2017.

La piazza migliore per gli investimenti si è rivelata essere quella di Milano, specialmente il Quadrilatero della moda e la zona Magenta, dove hanno avuto luogo le transazioni più importanti, che sono passate da poco più di 11 milioni ad oltre 17 milioni di euro.

L’incremento non è attribuibile ai soli investitori italiani, ma dimostra invece un significativo interesse da parte degli investitori stranieri che rappresenta un’occasione essenziale che bisogna saper cogliere.

E’ il Nord Italia quindi a trainare la ripresa, con i valori che superano la media nazionale dell’8,4% del terzo trimestre 2015 raggiungendo un bel 10%, mentre il Sud è ancora indietro (Roma a parte), sebbene sia qui che si acquisti il maggior numero di abitazioni.

La ripresa è trasversale e coinvolge tutti i comparti immobiliari, sostenuta anche da “variazioni molto positive” rispetto all’anno precedente per la concessione di mutui, finanziamenti e obbligazioni con costituzione di ipoteca: premesse fondamentali per l’avvio del 2016, che potrebbe segnare l’anno della svolta per il mercato immobiliare italiano.

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