Quali sono le tasse per l’acquisto di una casa di lusso? Sono disponibili delle agevolazioni? Quando una casa può essere considerata di lusso? Queste sono le domande che rimbombano nella testa di chi sta pensando di fare un investimento in una casa di lusso e abbiamo realizzato questo articolo per fare chiarezza e dare risposte trasparenti ed esaustive.
Quando un immobile è considerato di lusso?
Prima di conoscere quali sono le tasse d’acquisto per una casa di lusso, è opportuno sapere quando l’immobile è considerato tale.
Cominciamo col dire che un immobile è considerato di lusso quando sorge su un’area urbana, considerata tale, più grande di 3.000 mq oppure se è presente una piscina di almeno 80 metri. Gli appartamenti per essere considerati di lusso invece devono avere una superficie maggiore di 240 mq, escludendo posti auto, cantine, terrazze e soffitte. Sono definiti di lusso anche gli appartamenti formati da uno o più vani, che compongono un solo alloggio, con una superficie maggiore di 200 mq, esclusi gli elementi prima indicati.
Una casa è invece definita di lusso quando ha una superficie complessiva maggiore di 160 mq, con terrazzi con una superficie di almeno 65 mq, con più di un ascensore per scala.
Acquisto casa di lusso: le tasse
Una volta chiarito quando un immobile può definirsi di lusso, passiamo alle tasse principali da pagare al momento dell’acquisto di questa tipologia di casa che sono 3:
· imposta di registro;
· imposta ipotecaria;
· imposta catastale.
L’imposta ipotecaria e l’imposta catastale hanno una tassazione fissa, mentre l’imposta di registro varia a seconda dell’importo dell’acquisto. Per gli immobili di lusso la tassazione è pari al 9%, mentre per la vendita di un immobile di lusso l’IVA applicata si attesta al 22%.
Chi possiede un immobile di lusso inoltre non ha diritto al divieto di pignoramento della prima casa. In pratica chi ha una casa di lusso, e non paga l’agente di riscossione esattoriale, può vedersi sia ipotecato che pignorato l’immobile. Il debito deve comunque essere superiore di 20.000 euro per far scattare l’ipoteca e di 120.000 euro per far scattare il pignoramento.
Concludiamo specificando che quanto sopra scritto vale solo per l'Italia e ogni nazione ha normative differenti.