Comprare palazzi e metterli a reddito, sembra questa essere la moda del momento.
Sono sempre di più, infatti, gli investitori alla ricerca di palazzi interi da acquistare.
Ma perché lo fanno?
Per alcuni può sembrare una spesa folle, ma in realtà rappresenta un’operazione immobiliare altamente remunerativa, a patto che si rispecchiano alcune regole base, che abbiamo provato a riassumere di seguito.
Ecco i 3 trucchi per comprare e mettere a reddito un palazzo.
Comprare bene: come spesso si dice il vero affare nell’immobiliare non lo fa chi vende bene, ma chi compra bene. E in questo periodo tutto sommato comprare bene è anche abbastanza “facile”. I palazzi, infatti, si comprano solitamente alle aste dove i prezzi medi sono al di sotto della metà del valore di mercato, oppure da privati che non essendo “esperti” nella gestione di una struttura importante rischiano di venire soffocati dagli alti costi di gestione.
Utilizzo del denaro: l’investitore non compra mai interamente con denaro proprio, anzi spesso non impiega per nulla il proprio denaro per acquistare, ma al massimo per “garantire” il prestito. Le banche o forme di finanziamento più moderne comeil crowdfunding sono propense a prestare denaro per operazioni immobiliari, che oltre ad essere maggiormente garantite rispetto ad altri mercati,ad esempio quello azionario, danno l’opportunità di mettere garanzie direttamente sulla proprietà.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal costo del denaro. Oggi gli interessi sono molto bassi e incidono per una cifra irrisoria rispetto all’operazione stessa.
Rendita dell’immobile: trattandosi di proprietà composte da più soluzioni immobiliari, alcune di queste possono essere residenziali, altre commerciali. Anche in questo caso l’immobiliarista spesso propende per la vendita di una parte di proprietà per rientrare in parte o in toto dell’investimento fatto, mentre affitta le rimanenti proprietà che diventano una vera e propria rendita.
Se, invece, l’immobile necessita di ristrutturazione, la strategia è quella di rinnovare una parte alla volta, solitamente il 10/15% del totale, così che la rimanente parte rimanga a reddito.
Ma quanto è la rendita media?
Difficile dare una risposta certa e precisa. Quello che possiamo dire è che sull’operazione di acquisto e rivendita la marginalità è di circa il 30%.
Su operazioni a reddito le variabili da calcolare sono molte di più, ma possiamo affermare che se l’operazione è buona e l’investitore è particolarmente bravo la rendita media può essere di circa un 20/25% all’anno se non di più.
Ovvero in 5 anni l’investitore oltre ad essere rientrato dell’intero investimento utilizzando denaro di terzi, si trova in possesso di una proprietà che continuerà a produrre costantemente fino a che non deciderà di venderla.