Gio Minelli combina, nei suoi progetti, le sue radici artistiche con le tecnologie e la ricerca tipichedel design industriale.
Si parte da un primo approccio più artistico, espressivo, gestuale, e in alcunicasi addirittura quasi pittorico, che si traduce, in un secondo momento, nella realizzazionemateriale del progetto vero e proprio.
Come la sua collezione “Anomalie”, che si sviluppa da un gesto di ribellione.
Una ribellione vistacome unico gesto espressivo, anche nei materiali che compongono l’oggetto, che plasmano,assumono nuove caratteristiche e forme sofisticate, pur mantenendo intatta la loro funzione.
Unacollezione, nata nel 2004, di piccoli tavoli, sedie e console realizzati interamente in acciaioinossidabile lucidato a specchio.
La rottura degli schemi è rappresentata dalle gambe che, con un movimento armonioso,impongono la loro presenza invadendo lo spazio della superficie di appoggio per esprimersipienamente in una danza di curve.
La linea, sebbene semplice ed essenziale, è carica di un fortedinamismo che dona una forma e una struttura completamente nuova.
L’armonia creata dalla ribellione degli elementi può sembrare una vera contraddizione, ma in realtàdà un estremo equilibrio alla composizione finale. Un dinamismo perfetto, pieno di eleganza esemplicità, per una collezione davvero unica.
Questa non è la prima collezione per il designer, che si era già messo in gioco nel 2002,sperimentando alcuni pezzi in serie limitata.
In quel caso furono create delle sedute in acciaio armonico verniciate a liquido. Sedute al confinetra l’arte e il design, rese confortevoli proprio grazie all’acciaio armonico che si piegaassecondando la persona seduta.
Una collezione nata come sperimentazione di materiali e ispirazioni dove non ci sono né bordi néangoli e dove le linee sono pure ed essenziali. Alla base, anche in questo caso, c’è una ricerca aldinamismo, in cui la forma curva prende possesso della scena.
Chiara Mattavelli - The Interior Design