Il secondo trimestre del 2016 ha visto un consolidamento dei segnali di ripresa già osservati nel segmento residenziale nei primi tre mesi dell’anno, con un aumento delle compravendite che sfiora il 23%.
Il mercato immobiliare di lusso, in particolare, sembra aver trovato nuova linfa vitale soprattutto nell’incremento della domanda per la fascia più alta, che potrebbe far da traino anche per gli immobili di livello medio-alto, tra i 2 e i 3 milioni di euro, gli unici ad aver subito un rallentamento sostanziale negli scorsi anni.
Nel primo semestre 2016 si sono registrate a Milano ben tre transazioni intorno ai 5 milioni di euro, una delle quali ha raggiunto il prezzo di 12.444 €/mq, con un valore complessivo di oltre 5,6 milioni di euro.
Le zone del capoluogo lombardo in cui sono state concluse le compravendite più importanti sono state zona Magenta, Quadrilatero della moda e centro storico.
A Roma la transazione più significativa registrata nel primo semestre 2016 è stata di poco più di 2 milioni di euro, circa la metà del valore record di 4 milioni raggiunto nel semestre precedente.
I prezzi medi di richiesta nel mercato delle abitazioni top sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre i prezzi effettivi di vendita presentano una variazione annuale del +2,2%, imputabile per lo più alla diminuzione degli sconti medi.
Per quanto riguarda i prezzi, la situazione di Roma si discosta dal trend generale del settore lusso con un calo dei prezzi medi richiesti del 3% (nonostante la riduzione degli sconti), che si accompagna ad un contestuale calo del prezzo massimo complessivo nelle zone Parioli, Salario, Trieste e centro storico.
In generale, la flessione dei prezzi nel residenziale registrata dall’Istat nel II trimestre 2016 è da attribuirsi, secondo l’istituto di ricerca, alla diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove, scese dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. I prezzi delle abitazioni già esistenti hanno invece subito un calo dell’1,2% su base annua.