Immobiliare di lusso: chi saranno i nuovi russi?

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Con l’inasprirsi del conflitto ucraino-russo il mondo dell’immobiliare Luxury si interroga sul futuro. Ecco chi saranno i nuovi russi secondo gli studi di Luxforsale.

Dal 24 febbraio 2022 il mondo è letteralmente cambiato. Dopo gli sconvolgimenti determinati dalla crisi pandemica un altro scossone arriva dal conflitto nel territorio ucraino. Come ogni grande evento geopolitico anche questo è destinato a cambiare la geografia economica dei principali player europei, nei settori più disparati. Tra questi rientra anche l’immobiliare di lusso, ambito nel quale i miliardari russi giocano da tempo un ruolo cruciale.

Le sanzioni verso gli oligarchi
Le sanzioni sciorinate da Unione Europea e Usa parlano chiaro: il primo obiettivo è colpire l’establishment russo, composto dai cosiddetti oligarchi. Sono loro a detenere la maggior parte della ricchezza dell’ex Unione Sovietica e sono loro i principali acquirenti nel mercato immobiliare di lusso italiano e non solo.
Secondo le analisi di Luxforsale le loro proprietà si snodano su tutto il territorio del belpaese, con ovvia predilezione per le zone a maggior tasso turistico. Dai laghi lombardi (Lago di Como e Lago di Garda) fino alla Liguria, passando per la Toscana, le più note località sciistiche alpine e la Sardegna. Senza contare gli Yacht ormeggiati nei porti sanremesi e non solo.

L’indotto portato dai russi
Come sottolineato dalla recentiintervistedel CEO di Luxforsale Claudio Citzia - rilasciate a Zona Bianca su Rete4 (guarda il video clicca qui)e al Tg regionale ligure (guarda il video clicca qui)- l’indotto apportato dall’attività degli oligarchi in Italia è notevole: non solo immobili, ma anche beni di lusso, orologi, gioielli, cibo vino di alta qualità e uno stuolo di operatori ben pagati a loro disposizione.
Con le sanzioni ora la realtà si capovolge. Gran parte dei beni dei russi è stata sequestrata, così come sono stati congelati i loro conti correnti. Per questo è obbligatorio interrogarsi sul futuro del nostro settore. Paradossalmente l’uscita di scena dell’élite moscovita porta però in dote nuove categorie di acquirenti. Analizzando il nostro database da una parte si registra il calo drastico delle ricerche da parte del mercato russo, dall’altra c’è un crescente interesse dei mercati canadesi, australiani, cinesi e arabi.
Una nuova geografia della ricerca luxury sembra quindi delinearsi all’orizzonte.

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