Avete già sentito parlare di “Lending Crowdfunding”?
Magari avete sentito qualcuno pronunciare questo nome ma non avete prestato molta attenzione. È uno dei mercati emergenti negli Stati Uniti e sta muovendo i primi passi con successo anche in Italia.
Di cosa si tratta? Semplice, almeno a parole: il Lending Crowdfunding consiste nel mettere in contatto, tramite un portale web, soggetti che vogliono erogare prestiti con soggetti che hanno bisogno di prestiti. E tutto al di fuori dell’attività bancaria classica.

Il modello di business del portale è quindi di intermediazione, poiché l’operatore non presta denaro proprio.
Perché è interessante? Per un motivo molto accattivante: il fenomeno è cresciuto rapidamente e con tassi molto alti a livello internazionale sull’onda della Crowd-economy e ha dato luogo a numerosi casi di eccellenza in economie particolarmente sviluppate.
Negli Stati Uniti, dove è nato, il leader di mercato fa cifre di tutto rispetto: Lending Club, infatti, è stato quotato in borsa per un valore di circa 8 miliardi di dollari.
I suoi servizi sono richiesti anche dalle banche, poiché le sue modalità di allocazione dei prestiti e i suoi strumenti di calcolo del rischio sono più efficienti di quelli delle banche stesse; si stima che le banche rappresentino circa il 50% degli investitori della piattaforma.
In effetti, uno dei maggiori vantaggi offerti dalla piattaforma e dalla sua tecnologia è la possibilità di creare portafogli o di suddividere un investimento in una molteplicità di prestiti, frazionando il rischio di default dei riceventi.
E in Italia? Si tratta di una attività imprenditoriale che nel nostro Paese è letteralmente esplosa nell’ultimo anno con numerosi operatori, anche il giro d’affari è cresciuto ed alcuni esperti prevedono crescite anche per i prossimi anni.
Ma non suscita interesse solo per i numeri decisamente positivi, vi sono altre motivazioni, ad esempio i vantaggi che può offrire agli investitori,
Curiosi? Ne parleremo nel prossimo articolo.
Fonte:https://it.