Oramai è sotto gli occhi di tutti la vera e propria rivoluzione che sta capitando nel mercato immobiliare.
Probabilmente si tratta del più grande cambiamento mai accaduto nel settore. I perchè sono riconducibili ad un mix di diverse situazioni.
La pandemia ha accelerato i processi, grandi big anche di diversi settori si sono letteralmente buttati sul mercato immobiliare, ma soprattutto il real estate non è più ermetico come un tempo, ma abbraccia
dalla finanza al tech. Se fino a pochi anni fa immobiliare era sinonimo esclusivamente di mutui, oggi possiamo parlare di crowdfunding, npls, fondi immobiliari, cripto e addirittura metaverso.
L'evoluzione degli operatori ha portato un innesto di novità e di cultura nei confronti del cliente finale, che è sempre più evoluto e consapevole del fatto che il mattone rappresenta un'opportunità solida e probabilmente più sicura di qualsiasi altra forma di investimento finanziario presente ad oggi sul mercato e di conseguenza è pronto ad investire nel mattone confidando in una rendita periodica e più sicura.
Ma allora perché fino ad oggi i REIT sono così pochi conosciuti e diffusi? Probabilmente proprio per un discorso culturale, esattamente come accadeva qualche anno fa quando parlavo di crowdfunding immobiliare e anche gli operatori più qualificati mi guardavano con occhi sgranati. Gli operatori non sono pronti e non creano cultura, la massa non conosce, se non conosce non capisce termini complessi, si spaventa e non si avvicina.
In realtà il REIT rappresenta una soluzione, forse la migliore in questo momento, e probabilmente i primi che si lanceranno decisi su questa idea faranno numeri importanti.
Ma in cosa consiste il Reit?
Real Estate Investment Trust, ovvero una sorta di fondo immobiliare ma con 5 caratteristiche fondamentali, che personalmente ritengo che lo rendano ad oggi il principale strumento finanziario/immobiliare sul mercato.
Un Reit per essere riconosciuto come tale deve infatti:
- avere il 75% del capitale investito in immobili o titoli di stato
- il 75% del proprio reddito deve derivare da affitti, compravendite o mutui
- il 90% del reddito deve essere suddiviso sotto forma di dividendi
- possedere almeno 100 azionisti
- il 50% della società non può essere detenuto da un numero inferiore a 5 figure giuridiche
E’ indubbio che si tratta di un prodotto finanziario nato per tutelare gli investitori, garantire redditi e basato quasi esclusivamente sul bene solido per eccellenza, quello ricercato dagli investitori: l’immobile.
Quali sono i vantaggi di investire in un REIT?
I vantaggi di un Reit sono molteplici e cer co di sintetizzarli in 5 punti:
1. Liquidità: la rendita mendia annua di un Reit è del 15%
2. Fiscalità agevolata: i miei capitali e i miei interessi non vengono erosi come in altre forme finanziarie
3. Investimenti minimi: divento un investitore immobiliare con pochi euro
4. Senza pensieri: incasso cedole da affitti (sopratutto) o compravendite, senza occuparmi di vedere o trattare con inquilini, proprietari, acquirenti, venditori, agenzie immobiliari, notai etc..
5. Investimento diversificato: la possibilità di investire su diversi prodotti permette la diversificazione dell'investimento su più prodotti e una conseguente riduzione del rischio.
Ma allora perchè se ne parla così poco? Come sempre si tratta semplicemente di un problema culturale.
Non si sceglie quello che non si conosce.
Per maggiori informazioni siamo come sempre a disposizione per fornire ulteriori dettagli in merito.
RUBRICA A CURA DI: Claudio Citzia Founder Luxforsale
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