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All’interno della XXIV Edizione del “Rapporto sul Turismo Italiano”, presentato di recente anche al BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, il “luxury travel” si presenta come un settore trainante e in costante crescita.
Nonostante il periodo non sia dei migliori per quanto concerne viaggi e spostamenti, il turismo di lusso post pandemia non mostra alcun segno di cedimento, anzi. Come spiegano i ricercatori impegnati nello studio specifico di settore il luxury travel si basa su esperienze uniche ed alternative e di qualità.
I clienti benestanti chiedono la fornitura di servizi esclusivi e personalizzati, e sono disposti a pagarli anche a costi più alti. Si parla infatti di prezzi che superano i 750 euro a notte e per persona, considerando un soggiorno che, in media, va da 4 notti in poi.
I “big spender” sono quindi i primi a voler ripartire, in quanto possono permettersi di usufruire di maggiori standard di sicurezza e comodità durante i viaggi e le vacanze. Stando alle previsioni, infatti, la “platea” dei clienti di lusso toccherà i 450 milioni entro il 2025. Nel 2019 i dati riportavano invece la cifra di circa 390 milioni di “big spender”, di provenienza soprattutto asiatica.
Se la pandemia non è riuscita per fortuna a scalfire il desiderio di viaggiare e scoprire le bellezze del mondo, sicuramente ha provocato qualche conseguenza sullo stile di vita e le motivazioni dei viaggiatori.
Ad esempio, secondo le recenti tendenze i consumatori di lusso cercano soprattutto l’appagamento e benessere interiore durante i loro viaggi. Ciò significa, in pratica, che preferiscono usufruire di servizi aggiuntivi come yoga, meditazione, spa, fitness.
Inoltre i consumatori di lusso sono particolarmente attratti da esperienze insolite ed innovative, come ad esempio l’alloggio in hotel o ville esclusive, attività di benessere come massaggi e trattamenti estetici in spa, cene in locali sofisticati e ristoranti rinomati, noleggio di yacht, crociere di lusso, ecc.
Per i big spender ciò che conta è l’esperienza del viaggio, che sia completa e che possa soddisfare a 360°.
Per quanto riguarda le mete preferite dal turismo di lusso, l’ultimo rapporto intitolato “Italy Hotel Investment report 2020” rivela che c’è grande interesse per le strutture alberghiere del nostro Paese. L’Italia, con le sue città d’arte (Venezia, Firenze, Milano, Roma) è uno dei paesi più attrattivi per chi pratica il “luxury travel”. Lo dimostra anche il fatto che è una delle mete preferite dai millennials (la generazione nata tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta) che rappresentano una fetta importante di turisti internazionali.
