Il castello di Montiglio continua a dominare con la sua mole il paese e la collina su cui sorge caratterizzandone il profilo a grande distanza. L’attuale edificio, con pianta a L irregolare e allungata, è la parte residua di una più complessa struttura (nota attraverso inediti rilievi redatti nel XVIII secolo in occasione di transizioni ereditarie) che aveva pianta a U: dongione al centro e avancorpo che si estendeva davanti al fronte sud, fino alla costruzione che oggi sorge isolata alla estremità sud-ovest del cortile. Tale impianto, che sfrutta al meglio le possibilità difensive del sito, corrisponde a quello medioevale. Il fronte bastionato fu invece aggiunto con ogni probabilità nel XVI secolo. Il rilievo settecentesco evidenzia la particolarissima conformazione del fortilizio, composto da torri strutturalmente indipendenti aggregate secondo la disposizione che garantiva la massima efficienza ai fini della difesa. Inizialmente organizzato su tre livelli sopra il terreno e fortificato da una robusta cinta muraria, costruita nel 1481 per ordine del marchese Guglielmo VIII, il castello di Montiglio subì nel XVIII secolo notevoli interventi, specie nella parte superiore dell’ala a nord-ovest, conferendo al maniero dignità residenziale con la creazione di uno scalone, un elegante salone ogivale dilatato da finte quadrature, un terrazzo sovrastato da una torre, un portico che si apre sul giardino a nord, dove siepi di bosso e piante di lauro ceraso disegnano un suggestivo labirinto. Non c’è castello al quale non si accompagnino leggende di gallerie e cunicoli i quali, passando sotto colli, fiumi e pianure collegavano punti fra loro molto distanti. Il castello di Montiglio non è da meno, l’attuale struttura è frutto di ampliamenti, ricostruzioni e rimaneggiamenti susseguitisi per circa mille anni.