Una delle ultime tendenze del mercato immobiliare è il cosiddetto short rent, che letteralmente significa “affitto breve”. Questa tipologia di servizio è stato definito da alcuni come un esempio di “lusso democratico”, rendendo accessibili immobili di prestigio a molte persone.
Cos’è lo short rent?
In un precedente articolo abbiamo analizzato cos’è lo short rent e quanto rende affittare un appartamento di lusso ma, prima di capire qual è il livello di penetrazione di questa tendenza in Italia, diamo prima una definizione. Con questo termine si fa riferimento ad una modalità di affitto di un immobile ad una o più persone per un periodo limitato. Possiamo poi distinguere due tipologie di affitti brevi: turistici, che non superano i 30 giorni, e periodici che invece vanno oltre i 30 giorni e richiedono un iter burocratico più complesso.
Quali sono gli immobili più gettonati per lo short rent?
Secondo un recente report gli immobili più gettonati per lo short rent sono ville di campagna, ville di fronte al mare o appartamenti nel centro storico. Sono soprattutto i turisti statunitensi a preferire questa tipologia di alloggio per le loro vacanze, seguiti dagli italiani e dai nord europei.
Queste tipologie di alloggi offrono viaggi esperienziali ad alta sostenibilità, ai quali si affiancano tutte le più moderne tecnologie che però hanno un basso impatto sull’ambiente circostante. Un altro dato interessante è la destagionalizzazione: benché i mesi estivi siano quelli preferiti, nei mesi di aprile, ottobre e novembre 2023, ma anche nei mesi di gennaio e marzo 2024, si sono registrati ottimi numeri per quanto riguarda gli affitti brevi a dimostrazione del dinamismo di questo particolare mercato.
Perché lo short rent è definito “lusso democratico”?
Soggiorni di lusso e ville di grandi dimensioni con piscine e servizi vari fino a poco tempo fa erano riservati esclusivamente a clienti di nicchia con un alto tenore di vita che potevano permettersi un affitto molto elevato.
Tuttavia bisogna considerare che ville storiche, castelli con parchi o appartamenti molto grandi, con le formule proposte oggi, possono tranquillamente essere affittati a più persone in gruppo. Ciò significa che il costo dell’affitto di un immobile di lusso può essere diviso tra più affittuari, che possono vivere un’esperienza di lusso senza spendere cifre eccessive.
Negli Stati Uniti questa tendenza è piuttosto diffusa, quindi non sorprende che siano soprattutto i turisti americani che vanno “a caccia” di ville e dimore da sogno durante le loro vacanze in Italia, per poi suddividere le spese tra un gruppo molto ampio e nutrito. L’Italia, con i suoi castelli e le sue ville di lusso in mare o in campagna, è un terreno fertile per questo tipo di turismo, considerando anche la diversità dei panorami italiani tra mare e monti.