L’ospitalità di alta gamma, le vacanze luxury, incontri e convention business: gli alberghi di lusso sono un settore in costante crescita.
L’Italia è pronta a rispondere alla richiesta di ospitalità di alto profilo? Lo scopriamo insieme a Eros Ciccolini, partner strategico di Luxforsale per il settore Hotellerie. La ricerca di soluzioni di lusso per l’ospitalità alberghiera e richiede strategie specifiche, analisi mirate e servizi su misura per gli investitori, i proprietari e i grandi gruppi internazionali. Anche la due diligence per una struttura ricettiva di prestigio richiede attenzioni particolari.
Per questa ragione Luxforsale ha scelto come un partner strategico, una società di advisory con sede negli Emirati Arabi Uniti, specializzata in hospitality, marina e real estate commerciale.
Opera a livello globale supportando investitori, proprietari e brand nella gestione, valorizzazione e transazione di asset, conducendo ricerche mirate e facilitando joint venture tra le parti coinvolte.
“Negli ultimi anni, il settore dell'ospitalità - dice Ciccolini - ha mostrato una crescita costante, diventando un'opzione sempre più attraente per gli investitori. Il mercato globale dell'ospitalità è cresciuto da 5.384,78 miliardi di dollari nel 2024 a 5.717,43 miliardi di dollari nel 2025, con un tasso di crescita annuale composto del 6,2% . La ripresa del turismo internazionale, con 1,1 miliardi di viaggiatori globali tra gennaio e settembre 2024, ne è stata il motore, registrando un aumento dell'11% rispetto al 2023. Inoltre, gli investimenti alberghieri a livello globale sono aumentati del 16% nel 2024, con un incremento del 54% degli investimenti transfrontalieri. In un contesto di instabilità dei mercati finanziari, l'investimento in strutture alberghiere offre una maggiore sicurezza, grazie alla capacità degli hotel di generare flussi di cassa regolari. Queste caratteristiche rendono l'ospitalità una scelta strategica per la diversificazione del portafoglio e la protezione contro l'inflazione”.
Il modo di viaggiare è cambiato radicalmente: oggi si viaggia non solo per esplorare, ma per vivere, lavorare, rigenerarsi e crescere. “Il settore - conferma Ciccolini - ha risposto innovando il prodotto e questa evoluzione non solo amplia il pubblico potenziale, ma apre nuove opportunità per prodotti ricettivi innovativi, flessibili e ad alto valore esperienziale — rendendo il settore uno dei più dinamici e resilienti del panorama globale”
In questa evoluzione, come si colloca il nostro paese?
“L’Italia è riconosciuta a livello mondiale come uno dei paesi più influenti nel settore dell’ospitalità. In termini di cultura dell'accoglienza, design, creatività e visione strategica, possiamo affermare con convinzione che non abbiamo nulla da imparare: siamo, anzi, tra i principali innovatori del settore a livello globale. Tuttavia, il potenziale dell’Italia come destinazione d’investimento nel settore hospitality è ancora largamente inespresso. Le principali destinazioni del turismo di lusso in Italia concentrano oggi la maggior parte dell’offerta 5 stelle, lasciando ampi margini di sviluppo in territori ancora poco esplorati, ma ricchi di identità, paesaggio, cultura e possibilità di riposizionamento”.
Quali sono le ultime tendenze dell’ospitalità di lusso, in Italia, in Europa e nel mondo? Che cosa si evolve nel tempo e che cosa invece rimane un pilastro fondante?
“Il concetto di ospitalità di lusso è in continua evoluzione, ma allo stesso tempo fondato su principi immutabili. Oggi più che mai, lusso non significa solo opulenza, ma soprattutto esperienza, autenticità e valore percepito. Il viaggiatore luxury contemporaneo cerca esperienze su misura, personalizzate in base a interessi, valori e stile di vita. Le tecnologie aiutano, ma ciò che conta davvero è l’approccio umano, proattivo, capace di anticipare i bisogni. Il lusso oggi si misura nella qualità del tempo vissuto. Gli ospiti cercano un legame autentico con il territorio: ospitalità integrata con arte, cultura, tradizioni locali, enogastronomia e natura. Questo è particolarmente rilevante in Italia, dove il potenziale narrativo del contesto è unico al mondo. Nonostante l’evoluzione dei modelli e dei linguaggi, ci sono elementi che restano invariabili nel tempo: servizio eccellente, umano e curato nei dettagli; comfort autentico, estetica senza tempo, privacy; capacità di far sentire l’ospite unico, non gestito. In sintesi, mentre le forme del lusso cambiano, l’essenza rimane la stessa: creare valore emozionale, connessione profonda e qualità senza compromessi”.
Quali sono le caratteristiche di una struttura che, da sole o in sinergia, orientano le scelte degli investitori in questo campo?
“La qualità della struttura, la posizione e i servizi accessori sono fondamentali, ma da soli non bastano più. Oggi gli investitori cercano potenziale trasformativo: un asset deve poter evolvere, generare valore oltre la sua condizione attuale. Posizione: resta un driver primario, ma letta in chiave strategica. Non solo “dove sei”, ma “dove puoi portare quella destinazione”. A volte una location secondaria con storytelling e visione diventa la nuova prima scelta. Per la struttura non si guarda l’estetica, ma il margine operativo che può esprimere nel tempo. I servizi, più che accessori, diventano ecosistemi esperienziali. In sintesi: oggi si investe su potenziale, scalabilità e impatto. L’approccio vincente è ibrido: immobiliare, emozionale, operativo”.
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